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XIV° Lezione: FIR, CBD e il Sistema Endocannabinoide


Nelle ultime lezioni abbiamo parlato dei FIR i raggi infrarossi lontani e delle loro azioni naturali e curative, ma non ho ancora mai accennato al CBD, il cannabidiolo, che è l’altra molecola che utilizziamo in questa terapia.


Il CBD è una molecola della cannabis che noi usiamo nella sua forma più pura cioè priva di THC e di Fitocomposto per evitare di avere qualsiasi tipo di effetto collaterale.


Il cannabidiolo ci serve per riattivare il nostro Sistema Endocannabinoide affinché ci aiuti a ristabilire la nostra omeostasi cellulare.


Iniziamo a vedere che cos’è il SEC, che è uno dei sistemi più importanti per lo sviluppo e mantenimento dell’omeostasi nel nostro organismo.


È presente in tutti gli animali tranne che negli insetti ed è essenziale per la vita e per l’adattamento ai cambiamenti ambientali, si presume quindi che sia stato essenziale per arrivare sino ai giorni nostri, è stato definito il più importante sistema fisiologico coinvolto nello stabilire e mantenere la salute umana.


Per comprenderlo meglio è utile che si conosca un pochino uno dei concetti fondamentali della biologia, ovvero l'omeostasi.


L’omeostasi è la tendenza naturale al raggiungimento di una relativa stabilità.


La maggior parte dei sistemi biologici è regolata per mantenere le condizioni entro un intervallo ristretto: il tuo corpo non vuole che la sua temperatura sia troppo calda o troppo fredda, i livelli di zucchero nel sangue troppo alti o troppo bassi e così via.


Le condizioni devono essere perfette per mantenere le prestazioni ottimali delle tue cellule e il sistema endocannabinoide è un sistema molecolare vitale per aiutare a mantenere l'omeostasi.


I tre elementi fondamentali del sistema endocannabinoide sono:


  • Recettori cannabinoidi trovati sulla superficie delle cellule

  • Endocannabinoidi, ovvero piccole molecole che attivano i recettori cannabinoidi

  • Enzimi metabolici, che degradano gli endocannabinoidi dopo che sono stati utilizzati


I recettori cannabinoidi si trovano sulla superficie delle cellule e ascoltano le condizioni all'esterno della cellula trasmettendo informazioni sulle mutevoli condizioni all'interno della cellula, dando il via alla risposta cellulare appropriata.


Ci sono due principali recettori cannabinoidi il CB1 e il CB2, non sono gli unici recettori cannabinoidi, ma sono stati i primi a essere scoperti e rimangono i più studiati.


I CB1 sono più abbondanti nel sistema nervoso centrale, compresi i neuroni nel cervello, al contrario, i recettori cannabinoidi CB2 sono più abbondanti al di fuori del sistema nervoso, comprese le cellule del sistema immunitario.


Gli endocannabinoidi, invece, sono molecole che legano e attivano questi recettori e sono chiamati cannabinoidi endogeni perché sono prodotti naturalmente dalle cellule del corpo umano: la parola endo deriva, infatti, dal vocabolo greco che significa dentro.


Ci sono due endocannabinoidi principali: anandamide e 2-AG.


Questi endocannabinoidi sono costituiti da molecole simili a grassi all'interno delle membrane cellulari e sono sintetizzati su richiesta: ciò significa che vengono realizzati e utilizzati esattamente quando sono necessari, piuttosto che impacchettati e conservati per uso successivo come molte altre molecole biologiche.


Come abbiamo appena visto, la terza componente fondamentale del sistema endocannabinoide è costituita dagli enzimi metabolici, che rapidamente distruggono gli endocannabinoidi una volta usati.


Questi enzimi assicurano l'uso di endocannabinoidi quando sono necessari, ma non per un periodo più lungo del necessario, ed è proprio tale aspetto che contraddistingue gli endocannabinoidi rispetto ad altre molecole segnale come ormoni o neurotrasmettitori classici, che possono persistere per molti secondi o minuti, o essere impacchettati e conservati per un uso successivo.


Spero che ora il funzionamento del sistema endocannabinoide nel corpo umano vi sia più chiaro e riusciate a capire come questo sistema sia così importante per la nostra salute.


È fondamentale capire come questo complesso sistema ci aiuti a regolare un'ampia gamma di processi cognitivi e fisiologici inclusi umore, appetito, sonno e dolore, oltre a vari processi legati alla fertilità e alla gravidanza.


Il sistema endocannabinoide è stato definito per la prima volta alla fine degli anni '80, e reso più comprensibile nel 1992 quando gli studi sulla cannabis portarono alla luce un nuovo neurotrasmettitore, detto endocannabinoide che chiamarono Anandamide derivando la parola Ananda, in sanscrito Beatitudine.


Dopo decenni di ricerche ci siamo resi conto che il sistema è carente nella maggior parte della popolazione perché degradato dall’inquinamento e dallo stress e di conseguenza non funziona al meglio ed ha bisogno di essere riattivato.


Nella prossima lezione vedremo come agisce il CBD…

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