Come abbiamo avuto modo di appurare non c’è una vera e propria cura farmacologica per la disbiosi o per i disturbi gastroenterici ma solo farmaci di sintomi che non solo non risolvono il problema ma nel lungo periodo portano dei peggioramenti.
Normalmente vengono dati dei consigli per mantenere l'equilibrio della flora batterica intestinale che è la chiave di volta per evitare di incorrere in una disbiosi:
Adottare un corretto stile di vita eliminando, fumo, alcol e praticando attività fisica
Evitare eccessivo consumo di carboidrati raffinati, zucchero, dolci e pasta o regimi alimentari troppo ricchi di proteine e grassi animali
Bere molta acqua
Assumere integratori che aiutino a mantenere una flora batterica equilibrata e migliorino la funzionalità epatica
Molte persone fanno molta fatica a capire che cos’hanno e ci arrivano per esclusione di altre patologie dopo mesi o anni di ricerche ma nel frattempo stanno male.
Basti sapere che le fasi della disbiosi sono due ben distinte:
La prima è il disordine della flora batterica.
La seconda fase è quella più grave dove abbiamo un assottigliamento della parete intestinale.
In questo modo le giunzioni si allentano creando la permeabilità intestinale consentendo alle sostanze che non dovrebbero assolutamente passare perché dannose di penetrare.
Inoltre non esistendo neanche un metodo di cura farmacologico effettivamente efficace tutti i medici riempiono i pazienti di fermenti lattici nel tentativo di ripristinare il microbiota intestinale.
Purtroppo da questa disbiosi si possono generare diversi disturbi e anche diverse malattie secondarie.
Alcune danno disturbi occasionali e oltre a quelle intestinali ci sono quelle a carico di pelle, articolazioni, stanchezza, allergie, problemi all’apparato respiratorio.
Tra le malattie secondarie abbiamo malattie a carico del sistema nervoso come ansia e depressione, della pelle come psoriasi, rosacea, acne, fibromialgia e artrite reumatoide, problemi alla tiroide e anche asma e raffreddori frequenti.
Questo è uno dei motivi per cui una terapia che va bene per un paziente non funziona su un altro e per cui è necessario un percorso personalizzato in cui essere seguiti nel tempo per effettuare gli aggiustamenti opportuni.
Inoltre un problema cronico di questo tipo non sparisce in una settimana e neanche con un prodotto, ma necessita di cure lunghe e ci vuole costanza e diligenza nel tempo per la sua risoluzione.
Quindi non avendo cure farmacologiche pronte all’uso ovviamente dobbiamo creare una terapia che agisca su questi problemi e in questo caso sia la conoscenza della biologia e sia quella della medicina ci vengono in soccorso.
Vediamo perciò cosa possiamo utilizzare per curare questi problemi in modo del tutto naturale, però medico scientifico, senza assumere farmaci o chimica di sintesi.
Quanti di voi conoscono i Raggi Infrarossi Lontani, chiamati anche Raggi Biogenetici, che sono in grado di promuovere la vita perché la vita di tutti gli esseri viventi dipende essenzialmente da loro.
La loro lunghezza d’onda consente di penetrare all’interno del corpo umano esplicando la loro funzione basata soprattutto sul miglioramento dello scambio di sostanze tra sangue e cellule promuovendo un maggior passaggio di sostanze nutritizie e di ossigeno dal sangue all’interno delle cellule.
Permettono inoltre all’organismo di godere di uno stato di salute e di benessere ottimale se si è in assenza di malattie e di una guarigione più rapida e più completa se si è in un qualsiasi stato patologico.
Questi risultati si ottengono utilizzando un device che riproduca i Raggi Infrarossi Lontani o FIR, che sono i raggi del sole che si trovano nello spettro solare ed hanno la funzione di riscaldare.
Questi raggi che sono essenziali per la vita su questo pianeta hanno tra le tantissime funzioni quella di ripristinare il microbiota intestinale in modo naturale.
Per dimostrarlo prendo in prestito le conclusioni di uno studio scientifico che potrete trovare su NCBI https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6965508/:
I nostri risultati hanno mostrato che le radiazioni FIR transitorie potrebbero indurre alterazioni di lunga durata della composizione microbica intestinale. Lo studio ha anche rivelato, per la prima volta, che il beneficio per la salute del trattamento FIR potrebbe essere in parte attraverso la modulazione del GM (microbiota intestinale) e le risposte dei mediatori di segnalazione dell'ospite come i GPCR (recettori accoppiati alle proteine) sensibili allo SCFA (acidi grassi a catena corta).
Nella prossima lezione il detox dei metalli pesanti come cura…
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