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Gli Antinfiammatori

Writer's picture: Dr Elio GaetaDr Elio Gaeta


Molte persone mi hanno chiesto di sviluppare un post per capire meglio le terapie a cui si sottopongono e per comprendere come mai ci siano cosi tanti effetti collaterali.

Oggi proviamo a capire come funziona un antinfiammatorio.

A grandi linee lo sanno tutti, ma nel nostro corpo quali sono le azioni che svolge e perché deve dare degli effetti collaterali i problemi derivano dal suo intervento fisiologico o è colpa della tossicità della chimica che contiene.

Questi sono più o meno gli argomenti che vorrei affrontare affinché vi siano pazienti sempre più consapevoli sulle terapie che fanno e di quello che assumono proprio perché si possa scegliere come curarsi, ovviamente non da soli, sempre meglio seguire le indicazioni di un buon medico.


Gli antinfiammatori sono farmaci utilizzati per ridurre l'infiammazione che è una reazione del nostro organismo che serve a prevenire la diffusione di un'infezione.

La farmaceutica ne propone due tipologie: i #cortisonici e i Fans.

I cortisonici sono chiamati anche #corticosteroidi o farmaci #antinfiammatori steroidei.

Agiscono bloccando l'azione del nostro #sistemaimmunitario che da il via al processo infiammatorio, oppure interferiscono con il funzionamento dei globuli bianchi, le cellule che eliminano #virus e #batteri del nostro #organismo.

Possono essere utilizzati per contrastare l'infiammazione #cronica di muscoli, tendini o articolazioni associata a un trauma o a un uso eccessivo, oppure per far fronte all'infiammazione associata a una reazione allergica (incluse quelle che si manifestano sotto forma di asma o di rinite allergica, orticaria e dermatite atopica), o a quella associata a una malattia autoimmune (ad esempio l'artrite reumatoide o il lupus, la sclerosi multipla, la sclerodermia, ecc).

A volte la loro assunzione è prescritta anche in caso di broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).

I Fans agiscono riducendo la sintesi delle prostaglandine, molecole che partecipano ai processi #infiammatori.

Per farlo bloccano uno o più passaggi del #metabolismo dell'acido arachidonico, il precursore delle prostaglandine.

Oltre che per l’infiammazione, i Fans possono essere utilizzati anche come antidolorifici e antipiretici.

Per questo possono essere assunti in caso di mal di testa, crampi mestruali, mal di denti, traumi ai tessuti molli (ad esempio distorsioni e strappi), infezioni, diverse forme di artrite (inclusa l'artrite reumatoide) e artrosi, mal di schiena e mal di collo cronici.

I cortisonici possono essere assunti sotto forma di compresse, soluzioni iniettabili (nel sangue, nelle articolazioni o nei muscoli), spray nasali, spray orali, creme, gel o lozioni.

I Fans sono invece disponibili sotto forma di compresse, capsule, granulati, soluzioni iniettabili, supposte, colliri, creme, gel o lozioni.

Le #controindicazioni sono da ricercarsi negli effetti collaterali.

I cortisonici possono rendere più vulnerabili alle infezioni.

L'entità di questo e di altri rischi dipende però da diversi fattori, in particolare dal tipo di corticosteroide assunto, dal suo dosaggio e dalla durata del trattamento, quindi se ve lo dovessero prescrivere ricordate al vostro medico che potreste essere soggetti se lo siete a infezioni o altro.

Le compresse, soprattutto se assunte a lungo termine, possono scatenare un aumento di appetito che spesso porta ad aumento di peso, assottigliamento della pelle o a comparsa di acne, ulcera peptica, rallentamento della guarigione di ferite e della crescita dei bambini, debolezza muscolare o cambiamenti d'umore, quindi fate presente al vostro curante se per caso potesse peggiorare qualche problema già in essere oppure essere troppo invasivo dal lato emozionale.

Inoltre chi assume a lungo cortisonici per via orale corre un maggior rischio di sviluppare #diabete, pressione alta, #osteoporosi, #glaucoma e cataratta.

I cortisonici che vengono inalati possono invece provocare la comparsa del mughetto nel cavo orale, mentre le iniezioni nelle #articolazioni possono causare dolore e gonfiori.

Infine, iniettati in vena i corticosteroidi possono invece causare tachicardia, #insonnia e cambi d'umore.

I cortisonici possono inoltre interagire con altri farmaci o interferire con la loro azione.

Fra i medicinali a rischio sono inclusi anticoagulanti, anticonvulsivanti, antidiabetici, antiretrovirali, broncodilatatori, vaccini vivi e Fans.

Essere informati e consapevoli dovrebbe dare una serie di vantaggi a partire dal non spaventarsi qualora si dovessero manifestare tali effetti a poterli discutere con il medico che ve li sta prescrivendo.

I fans si associano più facilmente a problematiche del sistema cardiovascolare anche in questo caso il pericolo reale dipende però dal tipo di molecola assunta, dalla durata del trattamento e dalle dosi assunte.

L'uso a breve termine può invece scatenare effetti avversi meno gravi ma a volte comunque seri, come ulcere, emorragie gastriche e danni renali. Inoltre i Fans possono scatenare reazioni allergiche e interferire con l'attività dei farmaci antipertensivi.

In generale, questi farmaci non devono essere assunti in caso di allergia all'aspirina, emorragie gastrointestinali, ulcera peptica, disturbi renali o epatici, malattie cardiache, assunzione di anticoagulanti, disturbi della coagulazione e se si consumano più di 3 alcolici al giorno.

Più nello specifico, l'aspirina non dovrebbe essere assunta prima dei 16 anni, dai bambini e dagli adolescenti che potrebbero avere l'influenza o la varicella (a causa del rischio di sindrome di Reye).

Altri casi in cui l'assunzione non è raccomandata sono gravidanza e allattamento, malattie renali o epatiche e ulcere gastriche (o un elevato rischio di svilupparle).

Anche in questo caso grazie all’informazione potrete dialogare con il medico che vi ha in carico e fargli presente le vostre paure e le vostre perplessità se vi fossero delle avversioni per quel tipo di collaterali.




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