L'autismo può essere difficile da inquadrare, può sembrare un termine generale che copre una varietà di persone molto differenti tra loro, spesso con tutta una diversa serie di sintomi.
I trattamenti moderni possono spesso essere inefficaci a causa di tale diversità, e i medici sono costantemente alla ricerca di nuovi metodi per trattare i loro pazienti autistici.
L'autismo è un disturbo dell'apprendimento che colpisce un bambino su cento, dichiarandosi normalmente intorno al terzo anno di età.
Gli ASD, Disturbi dello Spettro Autistico, incidono sul comportamento della persona, le capacità di comunicazione, ed il controllo sull'interazione sociale.
Per alcuni di loro, quelli ad alto funzionamento, può sembrare solo una carenza nell’apprendimento del linguaggio, una mancanza di empatia o di comprensione per le altre persone, mentre altri, quelli a basso funzionamento, possono mostrare limitatissime capacità di espressione e ricezione, con alcuni pazienti completamente incapaci di palare o comunicare.
Alcuni inoltre possono essere inclini all'autolesionismo, avere scarsissime capacità di ricordare nomi di persone o luoghi ed avere crisi di epilessia.
A causa di tale diseguaglianza tra i pazienti, trovare un trattamento affidabile può essere incredibilmente difficile, e i medicinali classici sembrano avere effetti disparati oltre ad essere altamente invasivi ed avere moltissimi effetti collaterali.
Quindi non è meglio un trattamento naturale?
Si pensa che alcune forme di autismo siano in realtà il risultato di una insufficienza degli endocannabinoidi naturali nel cervello.
La carenza di endocannabinoidi è stata messa in relazione con una moltitudine di differenti disturbi e patologie, e si pensa che svolga un ruolo di primo piano nel determinare l'autismo nei bambini.
Dei ricercatori della Stanford University hanno trovato che i sintomi dell'autismo sono causati da una mutazione genetica che blocca la naturale produzione di endocannabinoidi, e distorce l'interazione chimica con il cervello.
Le molecole di endocannabinoidi naturali hanno però in comune alcune similarità strutturali con le molecole di fitocannabinoidi come il CBD che si trova nella canapa sativa.
L'Istituto per la Ricerca sull'Autismo ha scoperto che utilizzando dosi sicure e controllate di CBD si è prodotto un miglioramento significativo nel comportamento di particolari pazienti autistici.
I comportamenti ostili, ansiosi, ed autodistruttivi sembrano diminuire.
Viene anche fatto notare che l'autismo è una patologia altamente trattabile, ma che le comuni opzioni farmacologiche spesso presentano una serie di cattivi effetti collaterali.
Man a mano che l'utilizzo del CBD aumenta, sempre più prove aneddotiche sembrano indicare il suo potenziale per alleviare efficacemente l'ansia e l'ostilità in certi casi di autismo.
Oltre al CBD noi utilizziamo anche i raggi infrarossi lontani, FIR, per ottenere un detox naturale è un’azione antinfiammatoria che consenta alle cellule di raggiungere l’omeostasi.
Inoltre è stato scientificamente dimostrato le persone che soffrono di ASD hanno un microbiota intestinale anormale e quindi esiste una relazione tra il microbiota intestinale e il sistema nervoso centrale.
In quest’altro studio dimostriamo come le radiazioni dei raggi infrarossi lontani possano migliorare la composizione del microbiota intestinale.
Gli psicofarmaci spengono il cervello del bambino impedendogli di esprimersi, diamo quindi loro la possibilità di farlo tramite un trattamento naturale.
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