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Writer's pictureDr Elio Gaeta

Morbo di Crohn


Il Morbo di Crohn è una malattia infiammatoria intestinale facente parte delle MICI che raggruppa due principali disturbi intestinali infiammatori recidivanti cronici: morbo di Crohn e colite ulcerosa.

A soffrirne attualmente in Italia si stima che siano circa ‪200.000‬ persone con notevoli sofferenze, mortalità e perdite economiche.

Tuttavia, la causa delle MICI è sconosciuta e fino a quando non capiremo di più, la prevenzione o la cura non saranno possibili.

Sulla base dei dati epidemiologici, genetici e immunologici, Crohn è considerato un disordine eterogeneo con eziologia multifattoriale in cui la genetica e l'ambiente interagiscono per manifestare la malattia.

Il Crohn è in genere caratterizzato da infiammazione transmurale dell'intestino e potrebbe interessare qualsiasi parte del tratto gastrointestinale dalla bocca all'area perianale.

Le caratteristiche chiave per la diagnosi del Crohn comprendono una combinazione di reperti radiografici, endoscopici e patologici che dimostrano caratteristiche focali, asimmetriche, transmurali o granulomatose.

L'enterografia con tomografia computerizzata addominale è lo studio radiologico di prima linea più preferito utilizzato nella valutazione dell'intestino tenue.

La gestione della malattia di Crohn è stata vista come una sfida in evoluzione a causa delle sue manifestazioni ampiamente eterogenee, delle caratteristiche sovrapposte con altri disturbi infiammatori, spesso manifestazioni sfuggenti extraintestinali e incerta eziologia.

La cronologia del trattamento dovrebbe favorire la fase acuta o la terapia di induzione, seguita dal mantenimento di un'adeguata risposta o remissione, ovvero terapia di mantenimento.

I farmaci usati per la remissione comprendono prodotti con acido 5-aminosaliciclico, immunosoppressori (azatioprina, 6-mercaptopurina, metotrexato) e inibitori del TNF (infliximab, adalimumab, certolizumab e golimumab).

Interventi chirurgici come la resezione intestinale, la rigoruroplastica o il drenaggio dell'ascesso sono richiesti fino a due terzi dei pazienti con Crohn durante la loro vita.

In sintesi, il Crohn è una condizione infiammatoria cronica con un decorso e una recidiva che colpisce principalmente la popolazione relativamente più giovane con significativi effetti socioeconomici.

È per questo motivo che bisognerebbe riflettere molto su che terapia adottare perché partendo da giovani la vita è lunga e non si possono prendere farmaci per tutta la sua durata.

La malattia cronica è un’esperienza prolungata nel tempo e, diversamente dalla malattia acuta, ha un impatto più profondo sulla vita quotidiana della persona, compresa la sua identità.

Le malattie croniche coinvolgono diversi ambiti della vita sociale ed è per questo che necessitano di un approccio di tipo multidimensionale.

Tre fattori contraddistinguono una malattia cronica da quella acuta nel contesto clinico del paziente e sono l’indeterminatezza, l’imprevedibilità e l’incertezza.

In questa fase della vita, dove si convive con la patologia, sono di fondamentale importanza le strategie di coping, cioè la strategia di adattamento che sono l’insieme di sforzi cognitivi e comportamentali in continuo mutamento che si compiono al fine di gestire situazioni considerate potenzialmente lesive o logoranti.

Esistono molteplici situazioni difficili che portano la persona a dover ristrutturare la propria vita e questo non è sempre facile e non sempre viene applicato.

Non tutti riescono a trovare strategie di coping efficaci.

Quante persone si trovano costrette a rinunciare di svolgere delle attività, smettono di andare al lavoro, non riescono ad assumere regolarmente la terapia?

Per questo motivo consiglio 4 Step Therapy che è una terapia medica priva di effetti collaterali e di interazioni con altri farmaci, di facile assunzione.

Questo processo terapeutico è un modo di pensare e di agire, un approccio sistemico che identifica i punti di forza del paziente per promuovere il suo benessere in modo naturale.

L’azione immunomodulante rafforza il sistema immunitario combattendo l’infiammazione durante una finestra terapeutica promossa dai raggi infrarossi lontani e dal CBD che attivano ioni e molecole endogene, oltre che un intero sistema: quello endocannabinoide.

Grazie a queste armi naturali siamo in grado di tenere sotto controllo il Crohn migliorando anche l’aspetto psicologico sapendo che abbiamo mantenuto inalterato il nostro accesso al farmaco in caso di urgente necessità.

L'obiettivo di questa terapia rimane lo stesso di quella farmacologica cioè incentrato sul raggiungimento di una buona qualità della vita, meno ricoveri e meno interventi chirurgici.

Evidenze scientifiche:

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