La connessione tra apparato #gastroenterico e il #sistemanervosocentrale è stata a lungo studiata come un impatto positivo che il #microbioma ha su vari indicatori di #salute.
Infatti, molte #malattie psicologiche sono spesso collegate a comorbilità legate alla GI, come la sindrome dell’intestino irritabile, la permeabilità intestinale o la malattia da reflusso gastroesofageo.
L’intestino comunica con il cervello attraverso connessioni nervose, ormoni, citochine, neurotrasmettitori e alcuni metaboliti.
Sia direttamente che indirettamente, la salute del tratto #gastrointestinale gioca un ruolo essenziale nella salute del cervello.
La ricerca suggerisce che la #depressione e l’infiammazione si alimentano a vicenda e suggerisce che affrontare la depressione attraverso un approccio #antinfiammatorio può migliorare il recupero e ridurre il rischio di recidiva.
Il Sistema nervoso centrale del cervello che elabora dati, crea schemi mentali, immagazzina memoria e ricordi è deputato al linguaggio e al coordinamento di sensi e movimenti, possiede un’infinita rete neuronale, ma ne esiste un altro che ha circa 100 milioni di neuroni, molto di più di quanto ve ne sono nel midollo spinale disseminati come una maglia a rete che comprende stomaco, esofago, bocca e ricopre tutto intorno all’intero intestino fino all’ano.
Questa rete neuronica complessa che è un vero e proprio cervello autonomo, è il più antico cervello legato alla sopravvivenza dell’animale e dell’uomo, nella ricerca del cibo per vivere, che si è specializzato nel corso dei millenni indipendentemente da quello di sopra.
Questi due cervelli, il cranico e l’enterico sono connessi dal nervo vago.
Tuttavia la riflessione che facciamo è una: che bisogno c’era di dotare il sistema gastrointestinale di una miriade di neuroni se doveva solo influenzare il processo digestivo, peristaltico e il bisogno di cibo?
È evidente che Il cervello enterico, detto addominale o viscerale è implicato in maniera importante alle funzioni derivanti dalle #emozioni e all’inconscio di ognuno di noi.
Inoltre è accertato che esso produca neurotrasmettitori ad esempio la serotonina che per il 95% è prodotta in quella sede, ma non solo, infatti esso produce anche delle proteine che contribuiscono al buon funzionamento del SNC e quindi dell’intero apparato biocibernetico.
Infine esso secerne delle sostanze psicoattive come la serotonina, la dopamina che influenzano gli stati di animo.
Al secondo cervello sono affidate le decisioni viscerali, cioè spontanee e inconsapevoli, infatti, l’inconscio risiede qui.
Il primo cervello assorbe le emozioni dai cinque sensi dall’esterno e le trasforma in stati d’animo tipo irritazione, stress e rabbia, a questo punto le trasmette al secondo cervello e questo reagisce a sua volta sviluppando sensazioni e creando se necessario le patologie psicosomatiche o bioenergetiche che colpiscono lo stomaco e l’intestino mandandoci segnali precisi che ognuno di noi dovrebbe essere in grado d’interpretare.
Il secondo cervello ci suggerisce di cambiare i nostri schemi mentali.
Infatti, noterete un’interrelazione tra sistema enterico ed emozioni, a causa di uno stato d’animo alterato, il malessere si ripercuote sullo stomaco e sull’intestino, viceversa se il vostro intestino fa le bizze, voi vi sentirete emotivamente stanchi e nervosi.
Se per caso la serotonina secreta è eccessiva, lo stato di eccitazione prevale e si producono scariche di diarrea, perché la peristalsi troppo veloce impedisce la disidratazione delle feci.
Se viceversa abbiamo una scarsa produzione di serotonina, la stitichezza compare, le feci divengono dure perché stazionano troppo nel colon e si disidratano per l’assorbimento dei liquidi entro contenuti.
Il secondo cervello è in grado di metabolizzare e memorizzare le ansie, le emozioni, di elaborarle con quelle già memorizzate nell’inconscio in precedenza e di fornire quindi le variazioni di livello delle funzioni adatte dell’apparato intestinale e quindi dell’intero sistema biocibernetico secondo lo stato mentale/spirituale inconscio necessario all’essere stesso per la sua personale evoluzione.
Con l’ipnosi si parla soprattutto con il cervello di sotto.
Il primo cervello raccoglie i dati, li elabora suscitando le emozioni, ma è il secondo cervello che reagendo a questi stimoli detta il profilo emotivo che segnerà le reazioni che avremo alle emozioni.
Il secondo cervello può pensare, prendere decisioni, provare sensazioni autonomamente da quello di sopra, la colite nervosa, l’ulcera e i bruciori di stomaco ne sono la prova queste malattie sono causate dallo stress ma non solo anche da emozioni forti non digerite, conflitto spirituale irrisolto perché non si accettano le prove della vita.
Il cervello intestinale è quindi il motore della vita fisica e di quella emotiva, che quindi interagisce in quella spirituale dell’essere stesso.
Il sistema gastrointestinale è senza dubbio un secondo cervello funzionale alla vita ed è, come abbiamo già detto, intercollegato e interdipendente col primo cervello di sopra nel cranio.
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