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Autoimmunità - Parte I

Updated: Nov 28, 2019



La scienza si interroga sulla provenienza delle #malattieautoimmuni: cosa accade al nostro sistema immunitario, che è lì per difenderci da virus, batteri, tumori? Una sorta di esercito della salvezza e poi ci prende di mira fino a distruggerci?

Persino noi medici ne sappiamo poco, ancora oggi sono malattie di cui non abbiamo idea di che cosa le inneschi e le renda talvolta aggressive.

Sono #malattie subdole e sfuggenti, con #sintomi non specifici, possono avere #dolori articolari, facilità a scottarsi al sole, esami del sangue alterati, #infiammazioni, mani che cambiano colore, dolori alla pancia, diarrea, pruriti, dolore, rigidità articolare, arrossamento con o senza senso di calore, ridotta capacità di movimento, sanguinamento, senso di tensione, desquamazione, bruciore, #fatica #cronica, #ipersensibilità agli odori, vomito, ipotensione, capogiri, #depressione, amenorrea, irregolarità mestruali, mialgia, manifestazioni cutanee, astenia o atrofia muscolare, pelle dura, anemia, osteoporosi, aftosi orale, dermatiti, ansia, gonfiore addominale, ipo o ipertiroidismo, tremori, #aritmie, fiato corto, aumento o perdita di peso, fotofobia, lacrimazione, stitichezza, ipercolesterolemia, ritenzione idrica, rischio cardiovascolare, gozzo, astenia, ves e pcr, congiuntivite, dolore pelvico, dolori articolari e muscolari, febbre, mal di schiena, perdite, reumatismi, vescicole, ulcere cutanee, candidosi orale, secrezioni salivari, secchezza oculare, congiuntivite, lesioni corneali, minzione eccessiva, aumento della sete, secchezza delle fauci, aumento dell’appetito, flatulenza, sangue nelle feci, muco negli escrementi, eritemi nodosi, colangiti, #ipertensione polmonare, reflusso gastroesofageo, irrigidimenti cutanei, malattia polmonare interstiziale, #acufeni, afasia, tremori, visione offuscata, brain fog, catatonia, atrofia muscolare, formicolii, parestesie, ritenzione urinaria, incontinenza, ipotrofia muscolare, e tante altre ancora…

Le malattie autoimmuni sono condizioni patologiche causate da #autoimmunità, ovvero da una reazione alterata del sistema immunitario dovuta a fattori multipli di tipo genetico ed ambientale.


Questi fattori devono essere peggiorati notevolmente negli ultimi anni perché questo tipo di malattia sino a qualche decennio fa era rara mentre oggi se ne contano più di 80.

La principale caratteristica del sistema immunitario è quella di reagire con un’enorme varietà di antigeni diversi mediante recettori specifici.

Le malattie autoimmuni seguono un corso progressivo che determina una completa distruzione tissutale, attraverso la perpetuazione della risposta infiammatoria, dovuta all’azione di molecole costimolatorie, citochine e chemochine che modulano il reclutamento, il trafficking e la localizzazione in siti di specifici subsets di linfociti attivati.

Il risultato finale è la rottura dei meccanismi fisiologici che controllano i linfociti autoreattivi, con perdita di tolleranza o ignoranza immunologica.

La funzione primaria del sistema immunitario è di preservare l’identità biologica dell’individuo (self) eliminando possibili fonti d’antigeni estranei (nonself), quali batteri e cellule infettate da virus.




Ciò richiede una precisa discriminazione fra self e nonself e questa essenziale caratteristica del sistema immunitario si è evoluta a un complicato livello di complessità nei vertebrati superiori.

La strategia di base è stata quella di generare un vasto repertorio di linfociti, ciascuno con differente recettore antigene-specifico, e di inattivare funzionalmente (anergizzare) o portare a morte quelli reattivi contro antigeni self, senza alterare la maturazione dei linfociti reattivi per antigeni nonself.

Il successo del sistema immunitario nel combattere l’attacco dei patogeni è basato sull’abilità dei linfociti T, non solo di riconoscere gli agenti estranei, ma anche di coordinare la loro eliminazione.


In molti casi il sistema è molto efficace da eliminare il patogeno senza lasciare danni al tessuto ospite, ma in particolari condizioni, come nelle malattie autoimmuni o nel trapianto d’organo non completamente compatibile, i linfociti T mediano risposte infiammatorie inappropriate e quindi dannose per l’organismo.


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