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Alla Ricerca della Verità - Part III



Quindi abbiamo stabilito nel post precedente che è l’#insoddisfazione che porta tutti i #pazienti insoddisfatti dalle cure e dai #medici a riversarsi come un torrente in piena nel web, carichi di voglia di #sapere e alla ricerca di #soluzioni che sicuramente troveranno.

Google che non delude mai risponde puntualmente a tutte le domande con scenari sino ad ora sconosciuti.

#Leggendo affiorano ricordi di cose lette su Facebook postate da amici virtuali che teorizzavano sui batteri come origine di queste #malattieautoimmuni.

In pochi minuti il quadro completo si staglia davanti agli occhi e ci si rende conto di quanto non-capace sia la classe medica italiana.

La soluzione è lì sotto gli occhi, un medico americano, il Dott. Brown che già nel 1939 insieme al suo collega Swift avevano capito che il #Micoplasma era #responsabile di qualche cosa.

L'associazione fra #immunodeficienza e disturbi #autoimmuni con i micoplasmi segnalata per la prima metà degli anni 1970 in pazienti con ipogammaglobulinemia primaria (una malattia autoimmune) e infezione con quattro specie di micoplasma che avevano localizzato nel tessuto articolare ti dà la conferma definitiva che quella era la strada da seguire.

Alcune informazioni più in là si scopre che ci sono oltre 100 specie documentate di micoplasmi che possono causare varie malattie negli esseri umani, animali e piante.

Micoplasma polmonite così come almeno 7 altre specie di micoplasma sono state collegate come causa diretta o importanti co-fattori di molte #malattiecroniche comprese, #artritereumatoide, morbo di Alzheimer, #sclerosimultipla, #fibromialgia, #stanchezzacronica, #diabete, #morbodiCrohn, ALS, #uretrite non gonococcica, #asma, #lupus, #sterilità, #AIDS e alcuni tipi di #cancro e #leucemia, solo per citarne alcuni.

Non c’è bisogno di chiedersi se è nato prima l’uovo o la gallina, che importa sapere se c’era prima il #batterio o la malattia quando l'evidenza di un legame definitivo per l'autoimmunità indotta da #infezione è più forte per alcune malattie che per altre.

Definire i marcatori ##genetici che predispongono i pazienti a diverse malattie autoimmuni con un sospetto innesco infettivo sarebbe un contributo importante alla definizione della patogenesi della malattia di base.

Insomma, man mano che leggi però ci si rende conto che tutte le asserzioni sono viziate dal condizionale quindi non è un “è” ma è un “se”...

Quindi anche qui niente di certo, e che terapia consigliano, gli antibiotici, e siccome non tutti vanno bene c'è già una cura belle che pronta: rotazione di cicli multipli di sei settimane con Minociclyne o Doxycycline (‪200-300‬mg al giorno), Ciprofloxacin (1500 mg/giorno), Azithromycin (‪250-500‬ mg/giorno) e/o Clarithromycin (‪750-1000‬ mg/giorno).

Spesso gli #effetticollaterali di questi potenti #antibiotici possono essere peggiori dei sintomi delle malattie che stanno trattando, visto che può essere necessaria una #terapia antibiotica lunga minimo sei mesi fino a due anni/quattro anni.

Uno dei principali effetti collaterali degli antibiotici, sia di origine naturale dalle piante o chimico, è la perdita della #florabatterica che è necessaria all’apparato #gastrointestinale per un’appropriata #digestione ed #eliminazione.

Nessun antibiotico può distinguere fra un batterio utile ed uno dannoso.

Quindi, ogni volta che deve essere somministrato un antibiotico, specialmente per un lungo periodo, si consiglia di prendere anche una formulazione di #probiotici per rimpiazzare i batteri utili per evitare effetti secondari come la #candida e la crescita di funghi che possono provocare difficoltà digestive e di eliminazione e altri effetti collaterali.

Un altro comune effetto secondario quando si prendono gli antibiotici si chiama “reazione di Herxeimer”.

Questa ricorre quando gli organismi muoiono ed è generalmente la prima indicazione che la terapia antibiotica funziona.

I sintomi associati alla Herxeimer comprendono: brividi, febbre, sudorazione notturna, dolori articolari e muscolari, annebbiamento mentale e forte affaticamento. In funzione della gravità dell’infezione, questi sintomi possono durare 1-2 settimane, qualche volta più a lungo e possono variare di intensità.

È necessaria un'integrazione multivitaminica con extra dosi di vitamine C, D, E, coenzima Q10, beta-carotene, quercetina, acido folico, bioflavonoidi e biotina. Oltre che ripristinare gli amminoacidi andati perduti L-cisteina, L-tirosina, L-glutamina, L-carnitina e acido malico.

E ci vuole anche un supporto ormonale quali Dhea, progesterone e pregnenolone e l’erba con capacità di supporto endocrino Maca (Lepidium meyenii).

Ultimo e più importante è il supporto nutrizionale del sistema immunitario.

In commercio ci sono diversi #prodottinaturali che possono stimolare e aiutare il sistema immunitario.

Uno dei più efficaci è l’estratto di una pianta amazzonica, l’unghia di gatto (uncaria tomentosa) cat’s claw per gli anglosassoni.

L’uncaria è anche una buona fonte di proantocianidine antiossiddanti, proprio come i semi della vite, ma senza il loro contenuto di arginina che li rende un ottimo nutriente naturale per le infezioni da micoplasmi.

Altri prodotti naturali in grado di supportare il sistema immunitario comprendono l’IP6, estratti di funghi, echinacea e integratori a base di colostro.

Un’altra importante considerazione è l’eliminazione dei farmaci che possono deprimere il sistema immunitario.

Il dott. Garth Nicolson, uno dei maggiori esperti sui micoplasmi dichiara: “Abbiamo raccomandato che i pazienti smettano si prendere farmaci #antidepressivi e altri potenzialmente #immunosoppressori. Alcuni di questi farmaci sono utilizzati per #alleviare certe condizioni e sintomi, ma secondo la nostra opinione, possono interferire con la terapia e andrebbero quindi gradualmente ridotti o eliminati.”

Questi quindi i consigli per poter curare forse la malattia qualora la causa fosse il Micoplasma.

Di certo però abbiamo distrutto il nostro microbiota, dato spazio a disbiosi oltre che aver lasciato ampi spazi alla #lowgradeinflammation di espandersi senza tenere conto che per eliminare il batterio vi siete dimenticati di curare la vostra malattia che nel frattempo sarà peggiorata.

Forse esistono delle alternative meno pericolose e devastanti, forse Google non le conosce o forse le parole chiave sono state digitate in modo non corretto.

Chissà, chi potrebbe saperlo?

Quello che io so ed sto vivendo quotidianamente é che ci sono! Non solo perché le adotto nel mio lavoro, ma proprio perché ho scelto di lavorare in modo naturale e non tossico.

Da una ricerca su NCBI:


Il mondo sta affrontando una crisi di resistenza agli antibiotici, che colpisce tutti i medici curanti del pianeta. Migliaia di pazienti muoiono ogni anno negli Stati Uniti a causa di infezioni che non hanno risposto agli antiinfettivi.


Gli allarmi hanno risuonato sulla rinascita della mortalità per infezione batterica, la fine dell'era antibiotica, una calamità in corso. L'ozono terapia è stata utilizzata in medicina dalla prima guerra mondiale evitando decine di migliaia di amputazioni di arti dovuti alla gangrena gassosa come conseguenza di ferite da arma da fuoco.


Tuttavia, non è brevettabile, quindi non considerato un business, e quindi ha sofferto della mancanza di finanziamenti di risorse private per la ricerca sufficiente per essere accettata dal mainstream.


La scienza di base, sia in vivo che in vitro, la ricerca ha scoperto che ha diversi effetti tra cui la modulazione del sistema immunitario, il miglioramento della circolazione, la distruzione di microrganismi tra cui batteri e virus e il miglioramento della consegna e del consumo di ossigeno da parte dell'organismo.


Questo rapporto presenta una base scientifica di base sull'ozono e un caso clinico di infezione batterica acuta da morso di zecca, che ha immediatamente risposto alla terapia con ozono come unico trattamento e che si è risolta completamente entro 24-48 ore. L'ozono terapia potrebbe essere considerata come terapia aggiuntiva o alternativa per l'infezione batterica.

Se ciò non vi bastasse ed essendo convinti che l’eziologia della vostra malattia sia il micoplasma o altro batterio e cercate un’altra alternativa per potervi curare senza danni sia al #microbiota e senza trascurare la vostra patologia c’è 4-Step Therapy, in questo caso potreste sempre contare su tutte le sue azioni più quella battericida in modo da poter tenere sotto controllo l’intera situazione.

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